Come sbattezzarsi: i costi e cosa comporta
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Direttore: Alessandro Plateroti

Come sbattezzarsi e cosa comporta farlo

Vaticano

Come Sbattezzarsi? Quali conseguenze ci sono? Ecco cosa bisogna sapere prima di procedere con questo gesto.

La religione e la fede sono degli aspetti molto importanti e ogni persona è libera (o meglio, dovrebbe essere libera) di viverla come meglio crede. Anche per questo è importante sapere che esiste la possibilità di sbattezzarsi, ovvero cancellare il battesimo. Una persona può avere vari motivo per volerlo fare e la Chiesa lo permette anche in maniera abbastanza semplice: se siete anche voi intenzionati a farlo, dovete però saper

Sbattezzarsi: cosa comporta

Lo sbattezzo, o apostasìa, per la Chiesa è un peccato mortale, quindi è bene valutare con attenzione prima di procedere. Dal punto di vista pratico si tratta di una pratica per cancellare gli effetti del Battesimo. In estrema sintesi, chi decide di sbattezzarsi ovviamente è escluso dai sacramenti, dalle esequie ecclesiastiche, non può fare da padrino (o madrina) e ha bisogno dell’autorizzazione da parte del vescovo per celebrare il matrimonio canonico.

Chiesa
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Come sbattezzarsi

Per sbattezzarsi è necessario inviare una raccomandata A/R (qui il modello messo a disposizione da UAAR) alla parrocchia di battesimo, che in poche settimane manda una comunicazione dell’aggiornamento del proprio status, ossia della cancellazione dal registro dei battezzati. Ovviamente è possibile presentare la richiesta anche di persona. In questo caso ci si dovrà recare dal parroco e avanzare la richiesta.

Attenzione. In realtà non si tratta di una cancellazione vera e propria del battesimo. Si tratta di una modifica quasi esclusivamente burocratica. Il Garante della Privacy e più di un giudice hanno concordato sul fatto che il battesimo non può essere cancellato in quanto si tratta di un evento storico avvenuto. Sbattezzandosi vengono cancellate le conseguenze, quini di fatto si decide di non essere più formalmente parte della Chiesa cattolica.

Nel caso in cui non si sapesse il nome della parrocchia dove si è stati battezzati è possibile fare una ricerca sul sito ufficiale della CEI. Se la ricerca non portasse risultati, si dovrebbe chiedere alla parrocchia dove si è fatta la prima comunione, che dovrebbe avere un certificato nel quale sono indicati i dati del battesimo. In alternativa si può procedere con la stessa richiesta presso la parrocchia nella quale si è fatta la Cresima.

C’è un altro caso complesso. La parrocchia nella quale si è stati battezzati non esiste più. In questo caso la soluzione è più semplice. Basta mandare una mail al vescovo competente del territorio

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ultimo aggiornamento: 7 Dicembre 2022 2:18

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